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        THERESIENSTADT/TEREZIN: DIECI PRECISAZIONI FONDAMENTALI.

 

                                           Di  WOLF MURMELSTEIN

 

Nella presente nota intendo precisare alcuni dati su Theresienstad- Terezin,-il "Ghetto Modello di Eichmann" che vengono invece trascurati nei vari resoconti che ho potuto esaminare. Ciò favorisce la propaganda del revisionismo storico che sfrutta tutte le   imprecisioni, incongruenze e assurdità che si trovano in vari tesoconti su Ghetti e Lager. Essendo il più giovane dei "Bambini di Terezin" con ricordi significativi - ritengo mio dovere diffondere queste precisazioni.

 

1. IL GHETTO E IL FORTINO.

Nel GHETTO, che dipendeva da Eichmann,vennero rinchiusi coloro che secondo le teorie razziste erano considerati ebrei, anche se non lo erano dal punto di vista della religione, ma che non potevano essere fatti sparire senza lasciare traccia per via di protezioni varie o relazioni con l’estero ed era sistemato nella città circondata da mura con caserme e case di abitazione. Nel FORTINO, a breve distanza dalla città, era stato istituito un Carcere di Massima Sicurezza, dipendente dallo SD/Servizio di Sicurezza, per prigionieri politici fra i quali potevano esserci anche degli ebrei. Si sono avuti molti casi di persone mandate dal Ghetto al Fortino; si conoscono pochi casi di persone trasferite dal Fortino al Ghetto.

 

2.I COMANDANTI E ALTRI UFFICIALI SS RILEVANTI PER IL GHETTO.

I Comandanti e gli ufficiali SS rilevanti per il Ghetto erano:

a).Cap SS SEIDL Dr, Siegftied, dall'inizio fIno a Luglio 1943 quando venne destinato al comando di una sezione speciale per "Ebrei di riguardo per possibili scambi" nel Lager di Bergen Belsen.  Si trattava di ebrei con passaporti spagnoli "o inglesi; in seguito anche di ebrei ungheresi e di altre nazionalità e che non si volevano far passare per Theresienstadt/Terezin.

b}. Ten.SS BURGER Anton, da Luglio 1943 fino a Febbraio 1944, 'qùando venne inviato ad Atene per avviare la deportazione degli Ebrei dalla parte meridionale della Grecia e dal Dodecaneso, cosa che non era nelle priorità dei comandi militari tedeschi..

c).Ten.SS RAHM Karl, da Febbraio 1944 fmo al5 maggio 1945 quando lasciò Theresienstadt, con un regolare ordine di marcia, in divisa 'ed armato, accompagnato da un sottouffieiale SS.

d) Ten.SS. BERGEL Karl, dall'inizio fmo alla fme vicecomandante con il titolo di "ISPETTORE DI SICUREZZA".

e} T-en.CoLSS EICHMANN AdoU: capo della divisione Affari Ebraici del RSHA - Servizio di Sicurezza del Reich - e come tale organizzatore delle persecuzioni e deportazioni; fu l’ideatore del Ghetto.

f) Magg.SS GUENTHER Hans, Capo dell'Ufficio Centrale per la Questione Ebraica nella Boemia­Moravia, con sede a Praga, e quindi immediat"Osupervisore per il-Ghetto.

g) Cap. SS MOEHS Ernst, Aiutante di Eichmann,  referente per le persone con varie protezioni o comunque ritènuti casi speciali e quindi determinante per le decisioni sulla deportazione di persone "di riguardo".

h) Gen. SS FRANK Karl Hermann, Ministro di Stato per il Protettorato della Boemia Moravia e, inoltre, Comandante Superiore dell'SS per la Boemia, la Moravia e la Regione dei Sudeti. Per propri calcoli personali contrastò negli ultimi mesi i piani di Eichmann per la liquidazione del Ghetto.

3. LA SORVEGLIANZA, MILITI SS E GENDARMI DEL PROTETTORATO.

a) Al comando accanto al comandante e al vice-comandante (che avevano il grado di ufficiale) erano-presenti altri -15 -o 20 militi che, nella maggior parte, -avevano il grado di -sottoufficiale. Non risulta la presenza di appartenenti ai reparti femminili  SS; nella segreteria del comandante lavorava una impiegata e ricordo che, il giorno -che l'ho vista, portava una veste di color verde.

b) La vigilanza materiale agli ingressi e intorno al Ghetto era svolta da una compagnia di circa 100 –gendarmi cechi; :il loro primo comandante Tenente Janicek {o Jenicek) era completamente ligio ai desideri e pericolosissimo..          .­

c) Agli ordini dei gendarmi agivano alcune donne ceche per perquisizioni e simili.

d) Dall' Agosto 1943 erano presenti a Theresienstadt/Terezin anche i militi SS addetti all' Archivio Centrale del RSHA agli ordini di un loro comandante.

 

4. I "JUDENAELTESTER" - DECANI DEGLI EBREI.

A capo dell'amministrazione interna, dall'estate 1943 detta "Amministrazione Autonoma Ebraica"vennero posti  per decisioni-di Eichmann:

a).EDELSTEIN Jacob, funzionario sionista, che aveva rinunciato ad un incarico a Gerusalemme per organizzare l'emigrazione degli Ebrei dalla Boemia-Moravia nel breve lasso di tempo dal 1939 al 1940.

In carica dall'inizio (24 novembre 1941) si era illuso di poter "trasformare" Terezin in un centro per l’addestramento dei giovani per il futuro in Terra di di Israele. Con queste idee, e la sua incapacità di controllare l'operato di molti dirigenti per impedire traffici e manovre, fece nascere dei sospetti circa possibili-contatti con la fantomatica "Resistenza ceca". Il .30 gennaio 1943 venne retrocesso a "Primo Pro Decano". e il 19 novembre 1943 posto agli arresti per essere deportato, con i trasporti di dicembre 1943,-ad Auschwitz/Birkenau dove dopo alcuni mesi subì il martirio insieme alla famiglia.

Non corrisponde assolutamente al vero la versione che collega il suo arresto, e successivo martirio,  all'aiuto che avrebbe dato alla fuga di alcune persone.

b) EPPSTEIN Paul, docente universitario di sociologia nel 1933, invece di cercare una chiamata in una -università USA, aveva -aeeettatodi impegnarsi -nella "Rappresentanza degli Ebrei Tedeschi nel Reich"; pare che nel 1937 sia stato punito dalla Gestapo con il divieto di emigrazione. Nel 1940 venne posto alla direzione dell’"Associazione degli Ebrei nel Reich";aU'inizio 0011942 venne imprigionato per quattro mesi e a il 29 gennaio 1943 venne inviato a Theresienstadt/Terezin per assumere la -carica di Decano. Da –intellettuale tedesco -pensava di poter ancora parlare con i nazisti in modo ragionevole e ciò spiega sia molte sue decisioni sconcertanti che il suo disperato,  ma vano, tentativo di dimostrarsi affidabille: per mesi venne sospettato di voler fuggire. Il 27 -settembre 1944­Giorno di Kippur - venne arrestato e portato al Fortino per essere assassinato.

c) MURMELSTEIN.Benjamin,rabbino e-studioso che nel 1938, -a Vienna, non voleva essere il primo a scappare e assunse la direzione del Dipartimento di Emigrazione della Comunità e, fino al 1941, riuscì a fare emigrare verso la salvezza oltre 110.000 (centodiecimila) persone in mezzo a crescenti difficoltà.

Il 28 gennaio 1943 -dovette partire, con la famiglia,per Theresienstadt/T-erezin dove venne nominato "Secondo Pro Decano". Il giorno 27 settembre 1944 (Giorno di Kippur) si trovò di dover assumere la responsabilità della guida della "Amministrazione" mentre due trasporti con 5000 uomini, già selezionati in precedenza secondo rigide direttive dell'SS, erano in partenza "per un idoneo campo di lavoro".

Di fronte all'ordine di formare le liste per nuovi trasporti ebbe una crisi di disperazione e, perso il controllo sulle proprie parole, cominciò a spiegare i motivi che rendevano impossibile mandare via altre persone; venne fermato dal comandante Rahm che urlò: "qui non si mercanteggia, fuori!" Le liste per i successivi - e ultimi - trasporti vennero compilati direttamente dall'SS ma Murmelstein ottenne il rilascio – senza  sostituzioni - di circa 500 persone.

Murmelstein riuscì a rendere il Ghetto nuovamente presenta bile per "visite estere", a contrastare gran parte dei vari abusi e, quindi, farsi moltissimi. nemici e detrattori e, da novembre 1944, molte cose "migliorarono in modo sorprendente". Il fatto però è che Murmelstein riuscì a portare il Ghetto verso la sopravvivenza.

5.  CHI SAPEVA DI AUSCHWITZ E DELLE CAMERE A GAS E QUANDO LO SEPPE.

Dalle istruttorie condotte presso il competente Tribunale del Popolo cecoslovacco risulta che le prime notizie allarmanti vennero riferite da un -gruppo di ebrei slovacchi giunti a Terezin a fine di dicembre 1944 e solo dopo il 20 aprile 1945, all'arrivo dei primi gruppi di reduci dei Lager, si conobbe la terribile verità.

A quanto risulta dagli atti giudiziari viene opposta una dichiarazione che Leo - Baeck, grande rabbino e figura eminente deH'Ebraismo tedesco, -avrebbe fatto nel 1-948, in USA ad una riunione di ebrei tedeschi. Secondo i resoconti, Leo Baeck avrebbe detto che nell'agosto 1943 un uomo fuggito da Auschwitz sarebbe tornato a Terezin per avvertirlo di quanto stava accadendo. Chi argomenta con questa dichiarazione attribuita a Leo Baeck per accusare i dirigenti ebrei di "-aver saputo" non si cura dell’obiezione che da fine gennaio 1943 fino -successivo "Settembre non sono partiti trasporti da Theresienstadt/Terezin. Pertanto, chi era "partito" in un trasporto al più tardi a fine gennaio 1943 come avrebbe potuto sapere dell'arrivo di Leo Baeck a Theresienstad/Terezin il 29 gennaio 1943?

 

6). IL PROGE'TTO DI UNA A CAMERA AGAS A THERESIENSTAD/ITEREZIN.

E' noto che per ordine di Himmler a fine ottobre 1944 ad Auschwitz cessò il funzionamento delle camere a gas. Meno noto è che alcuni comandanti SS, fra cui Eichmann, presero iniziative per costruire, con i mezzi che gestivano, delle piccole camere a gas nei campi alloro comando.

Ad inizio febbraio 1945 il Decano Murrmelstein venne avvertito dall'Ingegnere Capo sugli –strani  aspetti di due lavori di costruzione dei quali non esisteva un progetto complessivo e si procedeva su ordini dati a voce. Murmelstein notò inoltre di non venire chiamato ad accompagnare le visite degli ufficiali SS a detti cantieri.

Per affrontare, con grave rischio, su questo argomento il comandante Rahm era necessario attendere il momento opportuno. Alla fine Murmelstein, dopo aver dato istruzioni per il da farsi in caso di suo arresto, trovò una scusa per andare da Rahm e esporre il diffuso allarme su queste due costruzioni. La camera a gas in costruzione venne definito da Rahm un magazzino sicuro per la conservazione delle provviste alimentari mentre il piazzale recintato (previsto per esècuzioni di massa} veniva presentato come un bacino per l'allevamento di oche. Fatto è che Rahm il giorno successivo andò a Praga e tornò tre giorni dopo con l'ordine di sospensione immediata dei lavori delle costruzione sospette. Questo ordine poteva essere stato dato solo dal Gen SS Karl Hermann Frank, Ministro del Reich per il Protettorato della "Boemia-Moravia e (molto importante) -Capo dell’ SS per la Boemia, la Moravia e la regione dei Sudeti; quindi l'unico in grado di contrastare un piano di Eichmann. Anche al suo processo Rahm, dopo una prima parziale ammissione, tornò -alla versione del magazzino sicuro e del bacino di allevamento, senza sfruttare per la propria difesa il fatto di aver ottenuto l'-ordine di sospensione dei lavori.

In questo caso, come pure in altre occasioni, Murmelstein ottenne qualche cosa da Rahm parlandoci da solo, senza testimoni possibili delatori. E' quindi manifestamente assurda la versione secondo la quale Murmelstein sarebbe andato a protestare da Rahm insieme ad un gruppo di tecnici.

 

7. LA PRIMA AZIONE DI ABBELLIMENTO""E LA VISITA DELLA CROCE ROSSA DANESE IL 22 GIUGNO 1944..

Nell'ottobre 1943 arrivarono a Theresienstadt/TerezmcÌrca 460 ebrei rastrellati in Danimarca; gli altri erano stati portati in salvo in Svezia dalla resistenza danese. Qualche tempo dopo il governo danese chiese che una delegazione della-Croce Rossa potesse visitare questi deportati. Lavisita richiesta  poteva venire rimandata ma non negata. Non essendo al momento il Ghetto presentabile ad una visita di stranieri era necessario avviare un'azione di "abbellimento" con impiego di materiali difficilmente reperibili che si potevano ottenere dal ministero di Albert Speer solo con motivazioni particolari-e per progetti-approvati ad alto livello; in questo caso forse proprio da Himmler.

A Theresienstadt/Terezin verso fine dicembre 1943 l'allora comandante Burger ordina la nomina di un responsabile per i lavori –di abbellimento, il Decano Eppstein delegò cosi Murmelstein il Secondo Pro Decano, che già coordinava i dipartimenti Sanità e Servizi Tecnici.. Da questa sequenza dei tempi emerge l'assurdità delle versioni secondo le quali Rahm avrebbe dato inizio all’azione di abbellimento per una sua

personale politica alla ricerca di benemerenze trovando in Murmelstein il collaboratore di sua preferenza.

Burger chiaramente non era il comandante idoneo a dirigere un'azione di abbellimento,sia purea livello di carnevalata. Eichmann però, come visto al n.2/b, aveva già deciso di mandarlo ad Atene.

Il giorno 8 febbraio 1944 arrivò a Theresienstadt/Terezin il nuovo comandante, Ten.SS Rahm, che era stato fabbro-meccanico e pittore dilettante e quindi l'unico fra gli ufficiali di Eichmann in grado di dirigere l'azione di abbellimento per poter ingannare i visitatori attesi.

L'aspetto esteriore del Ghetto ebbe dei cambiamenti, ci furono lievi miglioramenti delle condizioni di vita, l'atmosfera generale divenne meno austera. La battuta"zio Rahm" indica solo la differenza rispetto ai comandanti precedenti ma nessuno avrebbe mai potuto rivolgersi al comandante come "zio" -o "zio SS"; il titolo "Ancora un po' di -ciliegie zio 88", di un libro del 2001, è solo fuorviante.

Il giorno 22 giungo 1944 arrivarono a TheresienstadtfTerezin i visitatori tanto attesi: un funzionario del Ministero degli Esteri di Danimarca con un delegato della Croce Rossa Danese - ciòè di un paese occupato dai nazisti - e il rappresentante a Berlino della Croce Rossa Internazionale che era stato invitato all’ultimo minuto.I tre. visitatori stranieri erano accompagnati da un codazzo di funzionari tedeschi. La domanda di una persona - al sicuro in USA dal 1939 - su perché Eppstein aveva tenuto il discorso già approvato senza lanciare un segnale sulle condizioni reali ("anche a costo di venire poi fucilato") indica solo una grande, ma diffusa, ignoranza della situazione.; non erano -certo i rappresentanti di un paese-occupato, e in un momento che l'occupazione diventava più dura, che potevano raccogliere simili segnali.

Sulla riuscita della messa in scena dell'abbellimento  si può citare quanto detto dai visitat-ori: "Si ha l'impressione che le cose siano migliorate parecchio nell'ultimo semestre"; "Questi ebrei che sono riusciti ... sono da ammirare"; "Eravamo stupiti di trovare ... una normale vita cittadina ...".

 

8. IL  FILM E L'ONDATA DI TRASPORTI SETTEMBRE E OTTOBRE 1944.

Qualche giorno dopo la riuscita visita danese Rahm fece -sapere che l'-azione di abbellimento doveva continuare essendo previste altre visite. Se il dirigente ebreo pensava di aver potuto cogliere una possibilità per migliorare un pò le condizioni di vita della gente al termine dei lavori gli 'Ordini erano già cambiati senza riguardo allo spreco di lavoro e materiali. Chi dava gli ordini sapeva, chi le riceveva non -sapeva, -quanto accadeva fuori del Ghetto:

1. La congiura degli ufficiali del "20 Luglio" con il fallito attentato contro Hitler. Ne derivava che chi era stato ufficiale dell' esercito tedesco, anche se decorato, non aveva più protezione; la patria tedesca non onorava più le promesse di gratitudine.

2. La rivoluzione dei polacchi a Varsavia.

3. La rivoluzione in Slovacchia e la partecipazione di giovani ebrei fuggiti dai campi di lavoro. Ne derivava che tutti gli uomini in età sia di lavorare che di combattere erano sospetti, specialmente se erano stati ufficiali nell'esercito cecoslovacco oppure in quello austriaco.

Se in agosto 1944 Eichmann non riteneva pili probabile una nuova visita di stranieri, si poteva però rappresentare in un film una città ebraica ancora più idilliaca di quella "abbellita" mostrata con successo ai visitatori danesi.

A fine agosto e inizio settembre 1944 vennero fatte le riprese del film; alcune scene - spettacolo di varietà in una vallata fuori dalle mura e vita balneare sulle rive del fiume Eger -  vennero girate in luoghi normalmente non accessibili. Altre scene - grasso ebreo che incassa un vaglia in banca, gente allegra seduta ai tavolini di un caffè, donne ebree appoggiate su sedie a sdraio, ecc. -girate nel Ghetto richiamavano i soliti stereotipi della propaganda antisemita. Il film è conosciuto col titolo, dato a guerra finita, "Il Fuehrer dona una città -agli Ebrei".; però nessun nazlsta -avrebbe parlato di un dono dèi"Fuehirer agli Ebrei e pertanto il titolo è del tutto assurdo. Il lavoro di montaggio venne diretto dal Mag.SS Guenther  e terminò solo a marzo 1945. Il film venne proiettato solo il 16 aprile 1945 in occasione di una ;visita.

Agli ultimi di settembre:arrivò l'ordine per trasporti di 5000 uomini in età –valida -per "lavoro in Germania

con la partenza anche di dirigenti di rilievo: Il Primo Pro-Decano Ing. ZUCKER Otto, (già ufficiale e decorato in guerra, sionista) e il Capo del Reparto Economia SCHLIESSER Karl (nazionalist-a ceco, fino -alla deportazione molto potente e probabilmente -a conoscenza di molti segreti degli SS). Il pretesto del "lavoro in Germania" "giustificava" l'inclusione nei trasporti di uomini appartenenti a categorie protette in precedenza; se una persona era professionalmente qualificata gli SS dicevano  “ci serve là". Per colmo di inganno il comando "permise" a 500 mogli di -seguire i mariti. Dopo -questa emorragia di persone in età valida Theresienstad/Terezin era ancora più inerme.

La giornata del 2 ottobre 1944 era cruciale: Al rapporto mattutino Rahm annunciò la fine dei trasporti; due ore più Moehs diede l'ordine di preparare le liste per nuovi trasporti. Come detto sopra, al 3/c, Murmelstein, in una -crisi di cdisperazione, -contraddisse l'ordine dei nuovi trasporti e venne interrotto dall'urlo di Rahm: "Qui non si mercanteggia, fuori!". Dopo. mezz'ora di attesa la decisione: le liste per i trasporti sarebbero state fatte al comando da Rahm, Moehs e Guenther. Nel corso delle quattro settimane, infernali, seguenti chi era ancora vivo in qualche modo dovette partire non appena convocato. Prima il gruppo dei familiari degli operai partiti con i trasporti di fine settembre; per "ricongiungimento delle famiglie". Successivamente venne fatta una doppia selezione, per reparto di lavoro e per nome, con le persone chiamate a sfilare al comando. Le decorazioni di guerra non vennero considerate; gli invalidi di guerra vennero "riesaminati" da Moehs. Alla fme non ci fu persona _sopra i 15.e sotto i 65 'anni che non fosse o membro di un -gruppo 'ancora privilegiato oppure la cui permanenza fu espressamente approvata dall'SS. Per ogni richiesta di esenzione dal trasporto MurmeIstein doveva trovare motivazioni accettabili, essenzialmente "lavoratore necessario". Molte di queste richieste di esenzione incontrarono il rifiuto di Moehs, perché si trattava di persone - alti ufficiali, -notabili delle cComunitàebraiche {iquidate e dirigenti sionisti di rilievo, agenti "Abwehr" (Servizio Segreto Militare Tedesco) il cui capo era tra i congiurati del 20 luglio, esponenti di partiti e sindacalisti, individui a conoscenza di segreti dei caporioni SS - comprese in liste segrete.

Nel trasporto del 16 ottobre lasciarono il Ghetto molti musicisti che a suo tempo l'Amministrazione aveva assegnato a lavori che non rovinavano le mani e lasciavano tempo per le prove, però non facevano acquisire la qualifica di "lavoratore necessario". Le frasi ad effetto che si leggono come "tutti i musicisti che hanno suonato il Requiem di Verdi o 'sono stati.ripresi nel film vennero inclusi nel trasporto" indicano solo la tendenza a ridurre tutto a spettacolo.

Dagli -atti -giudiziari del Tribunale &1 Popolo di LitomericeTisulta checirea 500 persone. lavoratori necessari con familiari stretti (moglie e figli minori) - vennero esentate dai trasporti, in base alle richieste di Murmelstein, senza venire sostituiti con altri infelici. La, critica negativa, riportata in certa letteratura, "Murmelstein rimase sordo anche in casi speciali" si rivela quindi frutto sia di ignoranza dei -fatti -che di discutibile senso morale non essendo "il sangue tuo più rosso del mio": pertanto non è lecito salvare uno condannando un altro.

 

9,. LA SECONDA AZIONE DI ABBELLIMENTO E I MERITI DELLA CROCE ROSSA INTERNAZIONALE PER ,LA SALVEZZA DI THERESIENSTAD/ITEREZIN.

Nel novembre 1944, dopo l’ondata delle deportazioni, il Ghetto si trovava, in uno stato disastroso, pieno di rifiuti, con pochi uomini in età valida per il lavoro e molti vecchi, Inoltre c'erano ancora circa 300 "persone di riguardo" l’unica risorsa rimasta

I lavori di pulizia si imponevano sia per non dare ai nazisti !'idea del Ghetto focolaio di infezioni che per poter proporre una nuova -azione di -abbellimento in vist-a di -altre visite. Più -stranieri neutrali vedevano il Ghetto, più difficile era liquidarlo e Murmelstein convinse Rahm a trasmettere una relazione sulla possibilità di una nuova azione di abbellimento, che venne autorizzata dopo la visita di ispezione di un Colonnello SS il 5 dicembre 1944.

Murmelstein non poteva -sapere che nel settembre 1944 i rabbini ortodossi USA avevano finalmente potuto contattare il Consigliere Federale Svizzero lean Marie Musy, noto quale filo-tedesco e quindi in grado di usare i suoi contatti con Himmler per aiutare. Questa mossa era utile per salvare delle vite umane anche se a certuni possa non apparire come politicamente corretta. Infatti, il Dr Gerhard Riegner del Congresso Ebraico Mondiale e a Ginevra durante tutto il periodo della guerra, aveva evitato simili contatti, limitandosi a presentare memoriali al Nunzio Apostolico e ad Ambasciatori alleati.

Gli interventi di Jean Marie Musy e il rapporto ricevuto dal Colonnello SS che riteneva possibile "fare  ancora qualche cosa" a Theresienstadt/TerezÌn convinsero Himmler - nel quadro della sua politica personale volta a riciclarsi con un accordo con gli Anglo-Americani - ad autorizzare una nuova “Azione di Abbellimento” ed ottenere dagli uffici del potente Ministro per gli Armamenti Albert Speer i materiali necessari, quasi introvabili in quegli ultimi mesi della guerra.

Questa seconda azione di abbellimento dava una possibilità di salvezza al Ghetto; c'era però chi ne voleva invece la liquidazione e, con manovre rimaste oscure, ottenne dal Quartier Generale di Hitler un “Ordine del Fuehrer" "trasmesso", -come al-solito, dal fanatico Bormann.per l'evacuazione di, mediante marce forzate verso la Germania; del Ghetto di Theresienstadt..L'esecuzione di questo ordine venne però sospesa da Himmler.

Il 5 marzo 1945 Eichmann in persona ispezionò Theresienstadt/Terezin e, alla fine della visita, disse che "cosi come è il-Ghetto può essere mostrato a visitatori 'stranieri". Il lavoro di ripulitura voluto da Murmelstein ad inizio di Novembre 1944 e portato avanti grazie alla tenacia (orari settimanali di 70 ore) delle persone in età lavorativa - essenzialmente donne - cominciò a dare i primi risultati.

Il 6 Aprile 1945 arrivò la tanto attesa visita di tre delegati del Comitato Internazionale della Croce Rossa. Dopo il discorso di saluto di Murmelstein - in un testo approvato,pare, da Himm1er – il giro della città e alla fine Guenther invita Murmelstein a pronunciare ancora un breve saluto. In questo discorso di convenevoli Murmelstein - con grande rischio personale - inserì una richiesta di aiuto dicendo "la sorte di Theresienstadt mi causa preoccupazioni" e, fingendo un lapsus, ripete questa :frase ancora una volta.. La richiesta di aiuto viene compresa dai delegati Svizzeri che la 'sera stessa ottennero dal Generale SS Karl Hermann Frank, Capo SS e Ministro del Reich per il Protettorato, di porre il Ghetto sotto la protezione del Comitato Internazionale della Croce Rossa. Il 21 Aprile 1945 si poté comunicare che il Sig. Paul Dunant delegato del Comitato Internazionale della Croce Rossa era stato -incaricato della tutela degli interessi della popolazione del Ghetto. Il 3 Maggio 1945 il Sig. Dunant stabilì un proprio ufficio a TheresienstadtJTerezin per preparare il passaggio dei poteri e alla partenza del comandante Rabm - 5 Maggio 1945 - assunse la direzione fino all'arrivo, dopo qualche giorno, delle truppe dell' Armata Rossa.

Come visto, decisiva per la 'Salvezza del Ghetto Modello era la visita del Comitato Internazionale della Croce Rossa - con delegati cittadini della Svizzera neutrale - il giorno 6 Aprile 1945.

 

10. DUE TESTIMONIANZE DI LEO BAECK.

Dal verbale della riunione del 3 maggio 1945 del Sig. Dunant con il Consiglio degli Anziani di Theresienst-adt/TerezÌn risulta che Leo Btteck prima ha espresse i suoi sentimenti personali di gratitudine per l'opera svolta da Murmelstein  e poi auspicò che la nuova amministrazione potesse ancora avvalersi dell’apporto delle sue doti organizzative.

Dopo la partenza del Comandante Rahm e prima dell' arrivo dell' Armata Rossa, il 6 Maggio 1945 Leo Baeck in una lettera -espresse a Murmelstein la gratitudine del Consiglio per l'opera svolta in condizioni particolarmente difficili e, in particolare, a favore di anziani e orfani, ciòé i gruppi deboli..

 

PER OGNI ULTERIORE CHIARIMENTO SONO DISPONffilLE A: e-mail: wolf.murmelstein@tiscali.it

 

 

 

 

 

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