Sogno venexian de saori e de tempeste.
Se ti fussi co mi
te bevaria coe man a copo,
come ciara de vovo sbrissaria tra i to brassi
snasando el to fià che sa de paprica.
Ea me schina se un volo de colibrì,
ea me pee un bogente gropo
sora infogai sassi
de un sogno brusà d'Africa.
Umida carne despossente
spande el saor
ciamando urgente
l'incanto de suor
la spinta potente
...e no ghe se tempo de spetar
el sogo vegnarà poi...
Desso te vogio!
Prendime co furia compagna dea mia
e no scantarte dea resistensa
el piaser se travolgente
anca se par vioensa!
So mi che te togo!
So mi che me dago!
Senti quanto te vogio!
Senti quanto te amo!
Desso che sò na cuna bagnada
te strenso
assaporando el momento immobile
sensa confini
prima de la tempesta.
El piaser me assale,
in susseguenti onde frastagliate
e no se finia...
Aspettime....!
Raggiungime...!
...Eccomi!
In apnea sbreghemo i marosi
nel brodo primordiale
dei nostri suori.
Appagai stracolmi...
Unici innamorai,
versimo i polmoni
nell'eco dee nostre ridae
che e ga ancora el gusto del sale.
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Sogno veneziano di sapori e di tempeste
Se fossi al mio fianco
a piene mani berrei il tuo corpo
scivolando tra le tue braccia come chiara d'uovo
per annusare il tuo fiato che sa di paprica.
La mia schiena è attraversata da un volo di colibrì,
la mia pelle è un bollente nodo
sopra i sassi infuocati
di un sogno bruciante d'africa.
La mia carne umida e scalmanata
espande sapore
chiamando urgente
l'incanto sudato
la spinta potente.
E non c'è tempo per l'attesa,
il gioco verrà...Poi.
Ora voglio!
Prendimi con foga pari alla mia!
E non temere se senti resistenza!
Il piacere è travolgente
anche se appare violenza!
Sono io che ti prendo!
Sono io che mi do!
Senti la mia voglia!
Senti il mio amore!
Adesso...come una culla bagnata
nella contrazione immobile ti stringo...
assaporando l'immobilità
che annulla i nostri confini
prima di tempestare.
In frastagliate onde a gola sorda
il piacere mi assale.
E non è la fine...
Aspettami...!
Raggiungimi....!
...Eccomi!!!
In apnea infrangiamo i marosi
nel brodo primordiale
del nostro liquido.
Appagati...
Saturi...
Unici...
Innamorati,
apriamo i polmoni.
Nell'eco delle nostre risate,
che sanno ancora di sale.