Trasformare in poesia l'ozio del vecchio che veglia il gioco del nipotino, oppure vestire di aggettivi luminosi un'immensa valle o ancora dar voce alle stagioni è sintomo di squisita sensibilità, di attenta e sollecita bontà di cuore verso il mondo e le genti che ci stanno d'intorno, è un dono fortunato e gentile che non a tutti è dato di poter offrire.
La nostra autrice può, e può farlo bene, con molta grazia ed infinita gentilezza. Le sue sono poesie deliziose, che fanno più ampio il respiro, più lieto, per una pausa di tempo, il cuore.
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